Il gelato artigianale: crisi? No grazie!

Il gelato continua a far registrare consumi al top, spingendo l’innovazione e la crescita dei pubblici esercizi. A dimostrarlo una ricerca di FIPE, Federazione Italiana Pubblici Esercizi (membro di Confcommercio) e l’Osservatorio Sigep, manifestazione internazionale nel settore della gelateria. 93.000 addetti e un continuo aumento dei consumi per oltre 4,7 miliardi di euro, che il FIPE commenta così: “Sono risultati che confermano ancora una volta l’importanza di un’offerta di qualità legata alla produzione gelatiera quale catalizzatore dell’innovazione di tutto l’ambito dei pubblici esercizi.”

Il gelato viaggia a tutto gas e quando prodotto con l’impiego di materie prime selezionate e rigorosi standard qualitativi è il protagonista di format di successo come bar-gelateria e bar-pasticceria. Essi generano investimenti e puntano a una preparazione professionale di eccellenza, creando occupazione e opportunità di lavoro qualificato. Lungo la Penisola si contano oltre 41.000 imprese attive che offrono prodotti di gelateria e pasticceria di produzione propria e 14.000 che offrono esclusivamente gelato. L’offerta non si esaurisce nell’ambito del canale bar: non soltanto bar-gelaterie, bar-pasticcerie, bar-gelateria-pasticceria ma anche un buon numero di attività commerciali e artigianali in cui la vendita per asporto o per il consumo sul posto costituisce il core business dell’attività. Il record di unità spetta alla Lombardia con una quota del 16% sul totale, al secondo posto il Veneto con il 10% e sul gradino più passo del podio l’Emilia Romagna al 9,4%.

I fattori di successo del business della gelateria e della pasticceria sono la pluralità di occasioni di consumo, l’offerta di prodotti legati a tradizione e genuinità, insieme ad altre due tendenze evidenziate dall’Ufficio Studi FIPE: il moltiplicarsi di gelaterie trendy legate alla movida notturna e il diffondersi della gelateria in rete, esercizi accomunati dalla stessa insegna dove vengono rinvenute basi pronte di ottima qualità da guarnire con topino naturali e freschi come frutta e cereali.

 

 

Nel 2015 l’Osservatorio Sigep ha registrato una crescita dei consumi dell’8%, con una quota pro capite di oltre 6 kg per oltre 170.000 tonnellate di gelato artigianale. Se i gusti tradizionali non deludono mai e nocciola e cioccolato fanno ancora la parte del leone, i gelatieri non rinunciano all’innovazione e alla continua ricerca di inedite proposte, per offrire una scelta più ampia e golosa, ma anche per intercettare tendenze di consumo che si stanno sempre più affermando. Su tutti, spopola da nord a sud il gelato vegano, segno di una crescente sensibilità alle mutate esigenze alimentari. Per esempio, molte creme (di nocciola, cioccolato o pistacchio…) sono realizzate a base d’acqua per evitare il lattosio: ciò comporta un utilizzo maggiore di materia prima che esalta l’integrità del gusto. Non mancano poi i gusti senza glutine e specifici coni disponibili per celiaci.

Inoltre per destagionalizzare il consumo di gelato, molte gelaterie si stanno specializzando nei gusti gourmet salati e da accompagnare con il cibo: il gelato al basilico, magari da affiancare alla mozzarella per una caprese freschissima; quello all’olio extravergine d’oliva, da sposare al pesce crudo e ad un pinzimonio di verdurine; o quello al tzatziki, per un profumo di Grecia a tavola.

Recommended Posts

No comment yet, add your voice below!


Add a Comment